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Borse e occhiaie: sguardo più fresco grazie ai peptidi biomimetici

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Vanto ed elemento di seduzione per donne magnifiche del calibro di Anna Magnani e Carolina Crescentini, borse e occhiaie rappresentano in realtà, per la maggior parte delle donne e degli uomini, un inestetismo da prevenire e correggere. Ma se fino ad oggi l’unica soluzione era rappresentata dalla chirurgia, da qualche tempo si stanno facendo strada soluzioni mininvasive davvero efficaci, come l’ultimo ritrovato della medicina estetica: un filler di acido ialuronico non crosslinkato e peptidi biomimetici.

Si tratta di inestetismi molto comuni che conferiscono al volto un aspetto stanco, appesantito e invecchiato e possono essere di grasso o di natura edematosa.
Nelle prime vi è una predisposizione individuale al decadimento del tessuto intorno agli occhi con conseguente raccolta di grasso nell’orbita.
Nel caso di borse edematose, dovute per lo più a un difetto nel microcircolo, al gonfiore si accompagna spesso anche una pelle congestionata e di colore più scuro, tendente al viola. Se in quest’ultimo caso qualche beneficio si può ottenere da uno stile di vita sano, senza eccessi nel consumo di alcool e fumo, e da una alimentazione ricca di sostanze drenanti e flavonoidi, per le borse da grasso fino a poco tempo fa non c‘era soluzione alternativa alla chirurgia. Oggi, invece, con i filler a base di acido ialuronico e pepetidi biomimetici si può andare a colmare il solco che si viene a creare tra zigomo e orbita con risultati molto naturali, progressivi e soprattutto duraturi.

I pepetidi biomimetici sono molecole bioattive che “comunicano” con le cellule legandosi a recettori specifici fino a modularne alcune funzioni:
“Semplificando il concetto, questi peptidi fungono da pezzi di ricambio sulle membrane cellulari danneggiate e vecchie”, spiega il prof Noviello, “questo perché, mimandone l’attività, si sostituiscono a quelle sequenze di aminoacidi presenti nei tessuti che con il passare degli anni diminuiscono e lavorano meno”.
Questo innovativo filler a base di acido ialuronico e peptidi biomimetici forma legami stabili in assenza di agenti crosslinkati. Una tecnologia che rende il filler molto ben assorbibile dai tessuti e metabolizzabile in modo estremamente graduale e controllato per un periodo minimo di 14 giorni, garantendo così il rilascio lento dei principi attivi.

Ogni peptide agisce in maniera diversa sulla pelle: con un’azione stimolante, oppure ridensificante, rimodellante, lipolitica, schiarente, miorilassante, riparatrice. Questo consente di calibrare il trattamento sulla base delle esigenze del singolo paziente: ridurre le borse, ridefinire l’area ma anche schiarire eventuali iperpigmentazioni nel caso di borse edematose.

“Con questi filler si vanno a ridurre gli accumuli adiposi delle borse sotto-palpebrali e, se necessario, in un secondo momento si ridefinisce l’area riempiendo e bioristrutturando il solco che lo svuotamento può lasciare.
Nel caso di borse dovute a ritenzione idrica, che si presentano con un aspetto livido marcato, si utilizzano anche pepetidi biomimetici ad azione schiarente, sempre associati ad acido ialuronico che funge da carrier”, spiega Noviello.
Il risultato è assolutamente naturale e non vi sono effetti collaterali e può essere eseguito anche su pazienti di giovane età.

La seduta è identica a quella di un normale filler: il medico inietta con tecnica a micropomfi, su pelle perfettamente detersa, la combinazione di acido ialuronico e pepetidi biomimetici e al termine del trattamento il paziente può tornare alle normali attività, con l’unica accortezza di evitare ambienti molto caldi e umidi e l’esposizione al sole.
“Il protocollo di azione del biofiller nella regione orbitaria si è dimostrato capace di dare risultati in termini di riempimento e stimolo della produzione di collagene ottimali e duraturi per almeno sei mesi con due sessioni a distanza di 3-4 settimane”, spiega il prof Noviello “I risultati sono tali da far parlare di “blefaroplastica medica”.

Per info e appuntamenti 02/76398634 o sergio.noviello@milanoestetica.it

Leggi l’articolo dedicato al trattamento pubblicato su Vogue.it

 

 

 

Dott. Sergio Noviello Milano Estetica