
Testata | Vogue |
Anno | 2018 |
Tipologia | Web |
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Quali le differenze tra i vari tipi di filler? Quali le loro applicazioni? La parola al Dottor Noviello.
Quello dei dermal filler è uno degli hot topic della medicina estetica, tanto che al 39esimo congresso SIME alcune sessioni sono state proprio dedicate a questi trattamenti iniettivi mininvasivi. I filler sono attualmente la metodica più utilizzata per il ringiovanimento del volto e aiutano a ripristinare lo spessore e l’elasticità della cute.
Le principali tipologie di filler sono tre, ovvero i filler biologici, quelli sintetici e i biofiller, composti di materiale autologo (ricavato dal paziente stesso). «I più richiesti sono quelli a base di acido ialuronico, sostanza normalmente presente nel corpo umano, a cui si affiancano quelli reticolati, ossia modificati da un processo biochimico che li rende più stabili nel tempo», spiega il Dr. Noviello.
I filler biologici (ossia quelli all’acido ialuronico), così come quelli sintetici e i biofiller, agiscono in modo differente sulla pelle e sono indicati per diverse aree del viso, hanno durata, risultati e caratteristiche differenti. Scarica l’articolo completo in PDF per saperne di più e scoprire l’ultima novità in materia di filler per le labbra.
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