Dolore ridotto al minimo e post trattamento veloce senza ecchimosi e complicanze, lo evidenza la ricerca che ha coinvolto 360 pazienti
Nata per la chirurgia, la Bloodless Atraumatic Technique (BAT) oggi consente di ottenere un’importante riduzione degli effetti collaterali post trattamento anche nella Medicina Estetica.
Lo evidenzia la ricerca pubblicata dalla rivista scientifica Medical – Clinical Research & Reviews e condotta dal Prof. Sergio Noviello e dalla sua equipe medica.
Di cosa si tratta? Di uno studio condotto nel corso del 2017 su 360 casi di filler ed in particolar di filler labbra, oggi fra i trattamenti più richiesti, ma spesso caratterizzato – come sottolineato anche da molti autori nella letteratura scientifica – da un tasso piuttosto elevato di effetti indesiderati nella fase del post come disagio, indolenzimento, dolore, ecchimosi, gonfiore e asimmetrie.
Con l’impiego della tecnica BAT – messa a punto dal Dr Noviello per la Mastoplastica Additiva, ma estesa nel tempo ad altri interventi chirurgici – si ottiene, invece, non solo un aumento volumetrico delle labbra, ma anche un miglioramento generale del contorno e della proiezione generale della bocca. Il tutto con effetti collaterali ridotti al minimo.
Metodo: analisi retrospettiva di tutti i casi di trattamento iniettivo per le labbra eseguiti da gennaio 2017 a dicembre 2017 da tre medici chirurghi, osservando durante il follow-up post-trattamento le complicanze possibili come gonfiore, lividi, edema di lunga durata (più di 14 giorni), infezione, sieroma, granuloma, necrosi cutanea e necessità di revisione.
Risultati: livello di dolore e disagio, lividi e gonfiore significativamente ridotto nel gruppo BAT (258 pazienti) in cui non è stato registrato nessun tipo di dolore nel 43.02%, dolore leggero nel 42.24%, dolore moderato nel 14.72%, intenso o dolore serio in nessuno dei casi.
Il dolore grave si è verificato, al contrario, nel 25,49% dei casi del gruppo sottoposto al trattamento con tecnica tradizionale (TIT) e formato da 102 pazienti. Dolore intenso nel 68,62%, dolore moderato nel 5,88%, mentre in nessun caso i pazienti hanno detto di non aver sentito dolore.
Lividi ed ecchimosi solo nel 3,87% dei pazienti BAT vs 25,49% del gruppo TIT, gonfiore nel 4,65% rispetto al 29,41%. Altro elemento messo in evidenzia dallo studio e’ stato il tasso di diminuzione dell’edema di lunga durata (più di 14 giorni) con lo 0,77% nei pazienti con BAT e il 5,88% nel gruppo trattato con TIT.
Meno dolore ed effetti collaterali, quindi, nel post filler labbra realizzato con la BAT che richiede una conoscenza approfondita dell’anatomia periorale, consentendo quindi di ottenere non solo un aumento volumetrico delle labbra, ma un miglioramento generale di tutta l’area rispettando l’armonia facciale.
Conclusioni: la BAT consente di migliorare contorno, volume e proiezione delle labbra con controllo e precisione senza violare strutture anatomiche importanti e sensibili come la mucosa e le arterie labiali, riducendo il dolore, il disagio postoperatorio, gonfiore, lividi, edema di lunga durata e la possibilità di infezione.
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