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Un vecchio adagio dice che non è bello ciò che è bello ma ciò che piace, e fin qui siamo tutti d’accordo. Ma esiste una bellezza in senso assoluto, ovvero dei parametri che definiscono ciò che è oggettivamente e universalmente bello da ciò che non lo è? Una questione che l’uomo si pone da sempre e sulla quale anche la medicina estetica si è spesso interrogata, nel tentativo di trovare dei punti fermi entro i quali muoversi per cercare di intervenire nella correzione degli inestetismi rispettando, o riproducendo, quell’ideale di armonia che l’occhio umano riconosce come “bello”.
“Oggi a questa domanda una risposta arriva dal protocollo Logical Beauty Harmony”, spiega il prof. Sergio Noviello, Medico e Chirurgo Estetico, Direttore della Sergio Noviello Academy e ideatore dell’innovativa strategia che è stata presentata ad ottobre al 21° Congresso Internazionale Agorà di Milano (nel video).
“Un rivoluzionario impiego dei Filler e della Tossina Botulinica in Medicina Estetica che assicura risultati naturali, armoniosi, costanti e riproducibili. Il concetto di bellezza è certamente influenzato da fattori culturali e dall’etnia, ma generalmente armonia, equilibrio e simmetria sono caratteristiche che coincidono universalmente con l’idea di bellezza.
La percezione dell’armonia è innata tanto che, sin da piccolissimi, siamo in grado di distinguere una persona bella da una meno bella, anche se la guardiamo solo per pochi istanti. Questo perché esistono delle proporzioni ben precise tra gli elementi che compongono il volto che ne determinano, appunto, simmetria, armonia e proporzione e che attivano nel nostro cervello aree deputate alla percezione del bello”.
La Logical Beauty Harmony sulla stampa scientifica internazionale:
– International Journal of Case Reports
– American Board of Facial Cosmetic Surgery
Un viso ovale, caratterizzato da linee morbide e da un mento non troppo largo è universalmente considerato attraente. “Ma se scendiamo più nel dettaglio”, spiega il prof. Noviello “sappiamo che il viso può essere suddiviso in tre terzi dall’alto verso il basso, la larghezza del naso deve essere esattamente equivalente alla larghezza dell’occhio, la larghezza della bocca deve essere una volta e mezza la larghezza del naso e una volta e mezza la larghezza dell’occhio, la dimensione dell’orecchio corrispondere alla lunghezza del naso. Inoltre, l’occhio divide in cinque parti il viso e la lunghezza del naso deve equivalere alla distanza dallo stomion (punto di contatto delle labbra) e il mento.
Insomma, la bellezza di un viso risponde a formule ben precise delle quali noi medici e chirurghi estetici dobbiamo tenere conto soprattutto in fase di valutazione di un paziente, per identificare le aree su cui intervenire e la tipologia di trattamento più idonea a ripristinare l’armonia e, non da meno, per intervenire in maniera misurata e rispettosa dei parametri sopra indicati”.
Da queste considerazioni è nato il protocollo Logical Beauty Harmony, un sistema di impiego dei filler e della tossina botulinica che assicura risultati naturali e armoniosi, che tiene conto anche e soprattutto delle modificazioni che il tempo porterà naturalmente al volto, evitando quell’effetto artefatto che spesso purtroppo ancora oggi si ritrova in alcuni pazienti sottoposti a trattamenti iniettabili per la correzione ad esempio dei volumi.
“Le più recenti acquisizioni di Anatomia Funzionale e di Fisiologia dell’Invecchiamento sono state determinanti per formulare questo protocollo che consente di utilizzare i prodotti iniettabili sfruttando in modo mirato vettori di supporto e lifting profondo a livello del Terzo Superiore, Medio e Inferiore del volto”, spiega il prof. Noviello, “Questo approccio permette di evitare aumenti volumetrici poco naturali, consentendo di esaltare le caratteristiche naturali del viso dei pazienti in modo efficace e semplice: rimodellare la fronte, il sopracciglio, l’area temporale, ridefinire la naturale proiezione della guancia, rimodellare la linea mandibolare, rinforzare le commissure orali migliorando l’aspetto delle pieghe labiali. Un sistema preciso e riproducibile che non stravolge i lineamenti, ma rispetta e valorizza l’armonia e la bellezza di ogni persona”.
Il protocollo LBH sfrutta le Natural Shape zone, aree strategiche di iniezione sequenziale che consentono di creare, migliorare o ripristinare volumi adeguati in un’ottica di armonia globale del viso garantendo risultati ed espressività naturali. In pratica il medico in modo sistematico assegna un valore da uno a dieci alle 8 Natural Shape zone.
Tale valutazione consente di analizzare tutte le caratteristiche del volto mappandole per andare a correggere solo quelle che ne hanno reale necessità, ovvero quelle che hanno ottenuto bassi valori in fase di analisi, oppure esaltando alcune aree per ottenere risultati specifici in linea con i desideri dei pazienti.
Sono stati codificati 9 protocolli di trattamento per il volto, a ciascuno dei quali corrispondono aree di intervento ben definite:
“Accanto a quanto già noto sul processo di invecchiamento della cute e la relativa perdita di idratazione, tonicità e turgore cutaneo, si sono fatte strada recenti acquisizioni scientifiche che hanno confermato come con l’invecchiamento corporeo non solo la densità delle ossa del cranio si riduce ma la struttura in generale subisce una drastica retrazione in senso antero-posteriore, con un allargamento delle cavità e una riduzione dei diametri verticali (distanza vertice-mento)”, conclude il Prof. Noviello, “Tale marcata perdita di supporto strutturale della faccia risulta determinante nella creazione della caduta di tessuti, fino a pochi anni fa considerata esclusivamente dipendente dalla forza di gravità, per cui oggi è necessario parlare non più di caduta o ptosi tissutale ma di “pseudoptosi”. Tale importante fenomeno ridisegna l’impiego dei filler in medicina estetica, indicando un loro più corretto utilizzo a livello delle strutture profonde del volto con finalità di supporto, struttura e lifting. L’iniezione profonda risulta tra l’altro più sicura e riproducibile”.