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L’otoplastica è l’intervento di chirurgia estetica mininvasiva che consente di correggere l’eccessiva sporgenza delle orecchie al fine di collocarle in una posizione più armonica e renderle meno evidenti.
L’intervento di otoplastica si rivolge a tutti quei pazienti che presentino inestetismi delle orecchie tali da comportare un forte disagio psicologico che ne compromette la qualità della vita. Sono proprio quegli inestetismi che disturbano l’equilibrio psico-sociale del paziente, infatti, quelli che meritano in modo particolare l’attenzione del chirurgo estetico.
Fra i principali inestetismi delle orecchie si possono elencare:
Va ricordato che le orecchie non sono mai esattamente uguali anche in situazione di assoluta normalità: una perfetta simmetria rappresenta quindi un’aspettativa irrealistica.
L’intervento di otoplastica viene eseguito in anestesia locale con sedazione, sia negli adulti che negli adolescenti.
In cosa consiste tecnicamente l’intervento? Nell’incisione della porzione posteriore dell’orecchio con la rimozione di una piccola losanga di cute. La cartilagine viene esposta e rimodellata migliorandone la configurazione. Successivamente, a fine intervento si procede con l’applicazione di un’apposita medicazione attorno alla testa al fine di proteggere adeguatamente entrambe le orecchie e limitare il gonfiore e la sensazione di fastidio per le successive 24 ore.
Le foto per questa tipologia di intervento sono disponibili presso lo studio.
La qualità delle cicatrici dipende in parte dall’esecuzione tecnica, in parte dalle caratteristiche intrinseche del paziente. Nel caso dell’otoplastica si tratta comunque di cicatrici di lieve entità che in genere vengono nascoste opportunamente nella piega posteriore del padiglione auricolare, tanto da risultare praticamente invisibili.
Il livello di dolore segnalato dai pazienti che si sono sottoposti all’intervento è generalmente indicato come di lieve intensità, il più delle volte rappresentato da un senso di fastidio.
Nei 2-3 giorni che seguono l’otoplastica è necessaria una specifica medicazione, sostituita poi da una piccola fascia che protegge le orecchie durante il sonno nelle due settimane successive, mentre la rimozione dei piccoli punti di sutura avviene in genere dopo 7-10 giorni. Già a 3 settimane circa, inoltre, possono essere tranquillamente riprese le attività fisiche più leggere, mentre per gli sport o le pratiche che richiedono sforzi più intensi è preferibile attendere almeno 30 giorni.
Nonostante sia spesso considerato un difetto fisico secondario, gli inestetismi legati alle orecchie come le cosiddette ‘orecchie a sventola’, provocano forti disagi psicologici. Spesso, al momento della visita, i pazienti lamentano di essere stati presi in giro fin da bambini e di aver provato imbarazzo e vergogna davanti ai coetanei in innumerevoli occasioni.
Dopo l’intervento le dinamiche migliorano, la persona, infatti, cambia un po’ faccia. Per prima cosa si concede un taglio di capelli o acconciature prima solo sognate (finalmente è possibile tagliare i capelli cortissimi o legarli!). Nel caso di pazienti donne, inoltre, cresce l’uso di accessori – ad esempio gli orecchini – che possano valorizzare delle belle orecchie e la femminilità di ognuna.