Negli Stati Uniti si parla di ‘Zoom Boom’ per indicare un inaspettato fenomeno legato al massiccio uso delle videocall e alla conseguente crescita di richieste di interventi chirurgici dovuta alla percezione che hanno avuto i pazienti di se stessi, vedendosi sulle piattaforme per i meeting online.
Un trend che in forma minore abbiamo registrato anche noi. Le pazienti, soprattutto le donne, ma non solo, sono tornate in studio dicendo di essersi viste ‘stanche e affaticate’ durante il lockdown e di vivere con disagio le riunioni online perché le videocamere dei pc non le mostrano al meglio. “In ufficio non sono tutto il giorno davanti ad un specchio, al pc in videocall invece mi vedo continuamente e quello che vedo non mi piace” ci ha detto una paziente che al termine della quarantena a maggio ha fissato un lifting.
Le richieste di interventi chirurgici al viso – minilifting, blefaroplastica, rinoplastica – ma anche al seno, sono in forte crescita tanto da spingerci a ridurre la pausa estiva e operare quasi tutto agosto.
Lo smart working, l’uso delle mascherine (perfette per nascondere piccoli gonfiori ed ecchimosi) e le vacanze sono state un’occasione unica per rimettersi in forma lontani da ‘occhi indiscreti’ e tornare più carichi in ufficio ora che le attività sono riprese.
Da segnalare che a livello mondiale negli ultimi anni era stato registrato un calo di procedure chirurgiche a favore di soluzioni meno invasive, oggi come dicevamo siamo di fronte ad una crescita sia della chirurgia, sia della medicina estetica.
I pazienti, infatti, da un lato hanno sperimentato durante il lockdown quanto sia importante la continuità nei trattamenti che hanno dovuto saltare per mesi, dall’altro vogliono vedersi al meglio e prendersi cura di se stessi da un punto di vista del benessere psico-fisico, ma anche estetico.
Non hanno subito cali le richieste di Filler di Acido Ialuronico e Botox e anzi c’è una forte richiesta di procedure sempre nuove che rispondano alle esigenze del momento e aiutino la pelle in vista dei mesi più freddi.
Quest’anno, quindi, per combattere gli effetti del photoaging e dell’utilizzo prolungato delle mascherine occorre intervenire con sostanze ‘booster’ come i Poli Desossi Ribonucleotidi.
Crescono le richieste di interventi risolutivi per inestetismi del volto, ma anche per aumento del seno. Un fenomeno inaspettato su cui ancora non si ha visibilità sul lungo termine.
Si registra, infine, una maggiore disponibilità nei confronti delle visite online. I pazienti ormai sono abituati a fare tutto in video, hanno maggiore dimestichezza con gli strumenti e valutano positivamente le visite su Zoom rispetto a quanto non accadesse in passato.
Zoom Boom
Leggi l’intervista su Vanity.it e Affariitaliani.it